CRONACA

17291Sulmona

Con la centrale Snam più patologie

Dura la denuncia dei medici Maurizio Proietti e Maurizio Cacchioni che hanno presentato alcune osservazioni inerenti la modifica del tracciato del metanodotto

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Che una centrale di compressione a Sulmona sia pericolosa per gli abitanti del territorio tornano a ribadirlo i due medici Maurizio Proietti e Maurizio Cacchioni, membri della Commissione patologie ambientali nell’ambito dell’Ordine di riferimento aquilano.

I due hanno portato alla luce uno studio del 2011 svolto dal dottor Agostino Di Ciaula, esperto in patologie ambientali, su una centrale presente a Modugno (Bari).
Dall’indagine risulta che su 13440 pazienti visitati nel locale Pronto Soccorso ben 1725 sono stati costretti al ricovero per patologie diffuse in zone dove più alta è la concentrazione di polveri fini ed ultrafini. Lo studio ha preso a riferimento il territorio circostante la centrale di Modugno per un raggio di sei chilometri abitato da circa 70 mila persone. Insomma, il 18 per cento della popolazione di quel territorio è stata colpita da bronchite, bronchite cronica e malattie cardiovascolari quali infarto ed ictus.

“Qui in Valle Peligna- spiega Proietti- l’incidenza potrebbe essere ancora maggiore a causa delle particolari caratteristiche orografiche”. L’inversione termica e l’assenza di un ricambio d’aria, infatti, rendono la conca una vera e propria “pentola a pressione” e ha aggiunto: “I meccanismi perversi della politica, i radiocomandati decidono su di noi, ma non capiscono che anche i loro figli respireranno la stessa aria”. Le previsioni sull’impegno economico della sanità pubblica, inoltre, non sembrano essere delle migliori: una persona affetta da uno dei disturbi suddetti costerebbe circa 2400 euro l’anno per terapie farmacologiche e fisioterapiche, prezzo sottostimato.
Per non parlare dei danni a cui si potrebbe incorrere in caso di esposizione cronica alle polveri che potrebbero addirittura intaccare il Dna. In tutte queste valutazioni, poi, non sono state prese in considerazione le allergie poiché non portano ad un ricovero, ma, tuttavia, comportano enormi spese di cura.

Cacchioni e Proietti, inoltre, sono tornati a ribadire la necessità di uno studio sull’aria in Valle Peligna, rimasto al palo.
Il lavoro svolto dal dottor Ciaula è diventato, dunque, fonte per lo studio dei due medici peligni i quali hanno presentato alcune osservazioni in vista della scadenza (sabato) delle presentazioni inerenti la modifica al tracciato del metanodotto nel Comune di Pacentro. S.pac


postato il 14/1/2015 alle ore 14:52

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