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Knoll: stella tra comete




è vero, è di bronzo, ma sempre una “stella” è. Sarà consegnata martedì prossimo, 11 dicembre, ad Annelies Knoll, storica allenatrice della società Amatori atletica Serafini di Sulmona, per “meriti sportivi”. La “stella” è stata proposta direttamente dal presidente nazionale del comitato olimpico, Gianni Petrucci. E così, dopo le ambasce degli ultimi tempi, derivati essenzialmente dalla mancanza di vicinanza al sodalizio sulmonese da parte degli enti pubblici, questo riconoscimento giunge proprio a proposito per lenire le ferite. Viene a premiare, inoltre, una professionista che, nel silenzio, ha sempre lavorato per insegnare atletica, per far amare lo sport ai ragazzi del territorio, per portare i talenti migliori a confrontarsi sul palcoscenico nazionale con lusinghieri successi. Questo, infatti, è stato l’anno in cui la punta di diamante del sodalizio, Giulio Perpetuo, ha brillato in tutte le gare e su tutte le piste. Ponendosi, di fatto, come una vera speranza dell’atletica nazionale del futuro. In un periodo nel quale, e le olimpiadi di Londra lo hanno dimostrato, di questo l’atletica italiana ha estremo bisogno. Da sempre a fianco di Luigi Carrozza, Annelies Knoll di questo è stata sempre consapevole. Ha cercato di inculcare nei giovani a lei affidati il concetto secondo cui i risultati sono sempre figli del sacrificio; che dietro un record o una vittoria, dietro al sorriso (o al pianto) sul podio ci sono lunghi periodi di silenzio e noia, durante i quali si costruisce una performance vincente. Concetti che, ed è questo il muro contro il quale vanno a sbattere i tecnici coscienziosi come la Knoll, nei giovanissimi oggi non sembrano fare breccia. Di qui quella cronica mancanza di ricambio che l’atletica italiana mostra di possedere. Ma Annelies Knoll ha un altro problema contro cui combattere, di cui mostra piena consapevolezza. Questo territorio, nel tempo, ha fatto emergere grandi “speranze” in campo atletico, che poi, misteriosamente, da un certo punto in poi hanno abbandonato, non sono stati più “in campo”. Basti pensare all’ostacolista Carrozza (a suo tempo compagno di avventura di Fabrizio Mori e Frinolli), a Claudia Ferrelli, a Malvestuto Grilli, a Valentina Di Ianni. Tutti ragazzi che hanno vissuto una breve stagione da protagonisti e poi, atleticamente, caduti nel dimenticatoio. Non vorremmo che Giulio Perpetuo si perdesse anche lui. Che la nuova stagione che partirà nella prossima primavera non lo veda protagonista. Come rendere nel tempo attraente una disciplina faticosa come l’atletica è la grande scommessa che tecnici come Annelies Knoll si trovano a giocarsi. Ma la “stella” del Coni, ne siamo sicuri, darà nuovo slancio a lei ed agli altri tecnici che, nella provincia profonda, si battono per preparare i campioni per Rio de Janeiro e non solo. grizzly

postato il 8/12/2012

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