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L’orso, il cuculo e l’ufficio stampa




E fu così che la Corte dei Conti giunse a confermare quanto scritto a metà settembre da Zac7, nell’articolo “La ciliegina sulla torta”. Il Parco nazionale d’Abruzzo è stato costretto ad annullare in autotutela, la determina con la quale ha affidato l’incarico di addetto stampa nell’ambito del progetto Por Fesr Abruzzo. L’organo di controllo ha tirato le orecchie al Parco per l’incarico affidato con contratto di collaborazione coordinata e continuativa all’addetta all’ufficio stampa, nell’ambito dell’attività di controllo “preventivo di legittimità”. I controllori hanno rilevato che l’incarico è stato affidato senza espletare le procedure comparative, ovvero senza una procedura ad evidenza pubblica, e non tenendo conto delle professionalità interne all’ente, sebbene le legge testualmente recita che le amministrazioni pubbliche: «Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di provata competenza». In altre parole, come scritto da Zac7. Nell’atto di annullamento dell’incarico conferito, si legge che l’incarico sia stato affidato in via fiduciaria e “su proposta dell’ufficio competente”. Quale che sia l’ufficio competente, non è specificato. Potrebbe trattarsi, il condizionale è d’obbligo, di un duo al femminile: un ufficio competente per il progetto regionale (così si sono firmate) che scrisse una nota di replica all’articolo pubblicato da Zac7 in cui, appunto, me “misero” Grizzly rilevavo che nell’ambito del progetto finalizzato al turismo verde, tra le altre cose, il Parco d’Abruzzo aveva destinato 15.000 euro di risorse all’ufficio stampa, pur avendo risorse interne, come poi confermato dalla Corte dei Conti. Così da coriaceo orso fui apostrofato quale “cuculo”: pennuto dalle note caratteristiche riproduttive ascrivibili al “parassita”. Il “competente” duo al femminile, arriva a definire quanto sostenuto dal nostro giornale: «Un insieme di amenità finalizzate più a suscitare clamore nei lettori che fornire elementi utili a capire cosa accade su un territorio di assoluto pregio, apprezzato in tutto il mondo e, guarda caso, banalizzato proprio dentro casa». Col senno del poi vien da chiedersi se anche la Corte dei Conti è così banale da rilevare delle illegittimità dentro la loro, nostra, casa. Grizzly è solo un orsetto, queste cose da umani “competenti” non le sa. è un “cuculo”, un “parassita” il cui canto monotono è per antonomasia caratteristico segnale di imminente arrivo della primavera. Come le osservazioni della Corte dei Conti. Tutto così banalmente umano, e vero! grizzly

postato il 8/12/2012

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