CHI VA

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Tributo alla Corte




Un caso destinato a far parlare la città e non solo se anche il tribunale dei giudici contabili dovesse confermare la condanna chiesta dalla relativa procura: Anna Presutto, ex funzionaria del settore tributi, dovrà sborsare di tasca propria 300 mila euro per il danno patrimoniale provocato al Comune. La richiesta è arrivata dal vice procuratore Massimo Perin che ha citato in giudizio la ex funzionaria dopo che era stata assolta nel procedimento penale. Un danno che sarebbe stato causato dalla condotta “gravemente colposa” della dipendente nella gestione del caso Gestor, la società di riscossione che non aveva riversato nelle casse comunali i soldi incassati dai tributi versati dai cittadini. In tutto 432.985 euro, che la Gestor si è tenuta per sé grazie, sempre secondo la procura della Corte dei Conti, alla negligenza della Presutto, che pur essendo pagata per farlo, non avrebbe vigilato sul regolare incasso dei tributi. L’azione della procura della Corte dei Conti è partita a seguito di una denuncia del sindaco e della giunta che, dopo essere venuti a conoscenza della grave situazione in cui si trovava il settore tributi guidato dalla Presutto, avevano segnalato il tutto ai giudici contabili. Un comportamento impeccabile, forse uno dei pochi, da parte dell’attuale primo cittadino visto che Sulmona, ad oggi, sarebbe l’unico Comune in Italia, coinvolto nel caso Gestor o Tributi Italia (società subentrata), ad avere denunciato il caso alla Corte dei Conti lamentando la intempestività della escussione della garanzia fideiussoria da parte del dipendente comunale preposto. Gli altri Comuni si sono limitati a denunciare la sola società di riscossione dei tributi, che naturalmente è stata condannata dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti. A questo punto è ragionevole ipotizzare che anche la dipendente di cui la procura dei giudici contabili sottolinea le gravissime colpe, dovrà rimborsare il Comune. Desta, tuttavia, perplessità il mancato coinvolgimento dell’allora collegio sindacale in carica nel periodo 2007/2008. Sarebbe bene che questo delicato argomento sia oggetto di una discussione in consiglio comunale. Costituirebbe un preciso messaggio ai dipendenti del Comune impegnati troppo spesso a chiedere solo riconoscimenti e indennizzi economici, senza tenere conto del raggiungimento dei risultati e dei tanti errori fatti in passato che hanno provocato consistenti danni al Comune. Ma questa volta l’ortolano non sarà il cittadino! Chi ha sbagliato, secondo la ricostruzione fatta dalla procura della Corte dei Conti, dovrà mettere mano al portafogli. grizzly

postato il 27/10/2012

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