CRONACA

15311Sulmona

Uaar, riparte l'azione "Occhiopermille"

Il coordinamento provinciale scrive ai sindaci del territorio per chiedere di dirottare l'8 per mille per interventi sull’edilizia scolastica o per far fronte a calamità naturali.

Documento senza titolo


Continua la battaglia “Occhiopermille” portata avanti dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) ormai dal 2007. La coordinatrice del circolo dell’Aquila, Liana Moca, ha inviato a tutti i sindaci della provincia una lettere per chiedere di indirizzare l’8 per mille della dichiarazione dei redditi per interventi sull’edilizia scolastica o per far fronte a calamità naturali. Questo tipo di fondo, destinato a varie forme di religione, permette alla Chiesa cattolica, la prima beneficiaria, di accedere a circa l’82 per cento del totale anche qualora sulla dichiarazione il contribuente decida di destinare il proprio importo alla Stato. Quest’ultima, infatti, camuffa indiretti versamenti alla Chiesa per il restauro di chiese ed immobili ecclesiastici (alla voce «beni culturali») oppure devoluto ad associazioni e organizzazioni non governative di matrice cattolica impegnate in «interventi per la fame del mondo» o per i rifugiati.
”La nostra speranza- si legge nella nota- è che vengano utilizzate queste risorse in maniera laica e che il cittadino possa scegliere in completa autonomia, consapevole che una scelta va effettuata al momento della dichiarazione dei redditi”.
La legge di stabilità 2014 modificando la legge 222/1985, che regolamenta l’8 per mille, permette allo Stato di destinare questi fondi anche a «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica». Possibilità che le pubbliche amministrazioni possono cogliere facendone richiesta entro il 30 settembre. L’Uaar nazionale ha, inoltre, sollecitato la Presidenza del Consiglio dei ministri ad adeguare il modello per la presentazione della domanda che, attualmente, ancora non prevede l’edilizia scolastica tra le destinazioni di intervento. Richiesta accolta dalla Presidenza intenzionata ad avviare le opportune modifiche.
Red


postato il 16/4/2014 alle ore 15:20

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