CRONACA

27421Sulmona

Apc senza sede e personale, città senza luoghi di incontro. Italia nostra insorge



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L’Agenzia di promozione culturale senza una sede idonea da due anni e ora anche verso la carenza di personale. A denunciare la situazione e a chiedere interventi al presidente della giunta regionale Marco Marsilio, alla giunta e ai consiglieri regionali, è Rosa Giammarco presidente della sezione locale di Italia Nostra e per anni dirigente dell’Apc di piazza Venezuela. La Giammarco ha chiesto un incontro allo stesso Marsilio. A maggio del 2017 l’immobile che ospitava l’Apc è stato chiuso per riscontrato “basso indice di vulnerabilità sismica”. “Il 16 maggio 2017” afferma Giammarco “in poche ore, sono stati cancellati quasi 50 anni di storia, annullate quasi completamente esperienze e professionalità acquisite nelle tante attività bibliotecarie, di studio, di formazione, di ospitalità,  organizzazione di eventi culturali e di  tante altre attività, di promozione  della cultura, della lettura e del libro in ogni fascia di età nel compimento del concetto di educazione permanente dell’individuo. Interrotti bruscamente rapporti e collaborazioni con Enti pubblici e privati, Scuole di ogni ordine e grado, Associazioni, Fondazioni, Comitati. E’ stata annullata l’attività dell’unico  Centro Regionale Beni Culturali competente da più di 20 anni nella catalogazione dei beni culturali abruzzesi in collaborazione con il MIBACT ,che ha avuto costi non indifferenti in ordine a personale, mezzi, strumenti operativi etc .oggi persi nel nulla”. La biblioteca dell’Apc, intitolata a Giuseppe Capograssi, e istituita nel 1970, è stata ridimensionata e oggi ospitata nei locali messi a disposizione dall’INPS. “Nell’anno in corso”aggiunge Giammarco “andranno in pensione altre tre unità lavorative: rimarranno n.4 operatori culturali più il suo responsabile, non conteggiando l’operatore unico presso l’APC di Castel di Sangro. Personale  insufficiente ad assicurare il già ridotto servizio bibliotecario”. Da qui la richiesta rdi Italia Nostra di un incontro con Marsilio al fine di poter valutare: “che la Regione si adoperi per reclutare nuovo personale che possa garantire la permanenza dei servizi culturali, altrimenti sarebbe inutile la ristrutturazione finalizzata a tali attività (evitiamo il contenitore vuoto);
“che, nelle more dell’attivazione delle procedure necessarie per la ristrutturazione e messa in sicurezza dello stabile “Portoghesi”, venga individuata una sede più idonea di quella utilizzata attualmente  per consentire il completo espletamento delle funzioni dell’Agenzia per la Promozione Culturale e del Centro regionale Beni Culturali, riportando la “Cultura e la Biblioteca al Centro” della città di Sulmona”.    


postato il 14/6/2019 alle ore 14:14

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