CRONACA

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Saca: Petrella pronto alle dimissioni, ecco il bilancio

L'annuncio del presidente sarà ufficializzato il 24 giugno all'assemblea dei soci. Intanto l'azienda chiude il 2015 con un attivo di oltre 254mila euro

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Presenterà le sue dimissioni durante la prossima assemblea dei soci, prevista per il 24 giugno, il presidente Saca, Domenico Petrella. L’annuncio è arrivato poco fa durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio consuntivo 2015. Una scelta che, seppur spiegata da Petrella stesso in termini di “stanchezza” e di “fine della sua missione all’interno della Saca”, richiama inevitabilmente i movimenti politici legati soprattutto alle amministrative di Sulmona. Tra i candidati, Bruno Di Masci non ha mancato di attaccare pubblicamente, durante il suo primo incontro pubblico, il presidente Petrella e la Saca in generale per la sua presunta “pratolanità”. Insomma, quella di Petrella, potrebbe essere una mossa avanzata per proteggere la sua immagine ancor prima delle elezioni la cui riuscita da adito anche ad un possibile cambio di rotta.

Entrando nel merito del bilancio Saca, la società partecipata chiude l’anno a 9,7 milioni di euro, con un attivo di 254mila euro circa, un buon risultato se si pensa che nel 2009 si era registrato un passivo di 200 mila euro, un risanamento avvenuto durante l’era Petrella. “Abbiamo un andamento aziendale equilibrato tra debiti e crediti- ha spiegato il presidente- che però non ci risparmia da alcune criticità”. Prime tra tutte la morosità degli utenti pari a 2,3 milioni di euro dovuta anche alla rateizzazione di piccoli importi, fattore che influenza la capacità di investimento diretto dell’azienda limitando i flussi di cassa. E si correrà ai ripari con i debitori riducendo l’afflusso di acqua tramite interventi sui contatori e, qualora non fosse possibile, anche con interventi esterni alle abitazioni fin dove la Saca può operare. “Abbiamo delle tariffe agevolate per i più bisognosi- puntualizzano dall’amministrazione-, ma sono poco sfruttate o per scarsa informazione o perché effettivamente i risultati Isee non permettono di accedervi”.
Tuttavia, in quanto ad investimenti diretti, la Saca riesce a mantenere i 500 mila euro standard. Mentre ammontano a circa 5,7 milioni di euro i fondi Fas (comprensivi della compartecipazione al 12 per cento circa) nelle disponibilità Saca che serviranno ad interventi di risanamento ambientale nei comuni di Cansano, Campo di Giove, Castel di Sangro, Pescocostanzo e tra Sulmona e Bagnaturo. In pratica si tratta di conformare i depuratori alle esigenza della popolazione che, soprattutto nelle zone turistiche, aumenta nei periodi estivi sovraccaricando gli impianti. E se a Cansano entro giugno saranno ultimati gli interventi, per gli altri paesi gli stesi partiranno entro l'estate

Simona Pace


postato il 25/5/2016 alle ore 12:16

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