POLITICA

17963Valle Peligna

Punto Nascite, PD Valle Peligna: “Riaprire tavolo tecnico, altrimenti conseguenze imprevedibili”

"Al segretario Rapino e al partito regionale è ora richiesto il massimo sostegno per promuovere soluzioni alternative"

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“La politica regionale tutta è chiamata a studiare i problemi dell’Abruzzo interno e ad elaborare proposte condivise ed efficaci per garantirgli parità di diritti e condizioni, se così non sarà, il senso di comunità che ci lega, partito e territorio, verrà posto di fronte alla più dura delle prove, i cui esiti non sarebbero a questo punto più prevedibili”.
Nell’affollata riunione che si è tenuta ieri a Sulmona tra i circoli della Valle Peligna, si è discusso dell’acceso tema della chiusura del Punto Nascita di Sulmona, con il partito democratico peligno che ha preso una posizione netta, in contrasto con le decisioni espresse fino a ieri dal segretario regionale Rapino e dall’assessore dem Paolucci.
La chiusura del Punto Nascita, come si legge in un comunicato redatto al termine dell’incontro, rappresenta “l’abbandono delle aree interne le quali, proseguendo con questa politica di spoliazioni, saranno destinate nel volgere di pochi anni alla morte”.
Durante l’incontro è stato a più voci “evidenziato che chi oggi cavalca strumentalmente l’onda del malcontento dimentica che la situazione attuale è il frutto del lavoro compiuto negli anni di commissariamento guidato dalla giunta Chiodi”.
Il PD Valle Peligna unito chiede “di dialogare con il territorio per spiegare con chiarezza le necessità e le prospettive del presidio sanitario di Sulmona, ascoltandolo e coinvolgendolo e non calando decisioni strategiche sulla sua testa. Al presidente D’Alfonso e all’assessore Paolucci il PD Valle Peligna chiede di non difendere, assumendone la responsabilità politica, una decisione miope e scellerata compiuta da chi li ha preceduti”.
“La specificità della situazione di Sulmona, le sue peculiarità orografiche e logistiche (del tutto evidenti, una volta in più, nelle ultime nevicate) vanno valutate e trattate con molta attenzione come fatto per esempio in Toscana (richiamata a modello dalla stessa maggioranza proprio nel documento sottoscritto la scorsa settimana da tutti i suoi consiglieri) dove si è scelto di derogare ai parametri sul numero di nascituri fissati nel decreto del ministro Fazio nel 2010, dimostrando che si può fare senza abbassare ma anzi elevando le tutele per la salute degli utenti”.
La richiesta è dunque quella di riaprire “in pochi giorni il tavolo tecnico con lo scopo di elaborare le proposte per rivedere il piano di chiusura del Punto Nascite. Il segretario provinciale Mazzetti, che si è dimostrato molto sensibile, già si sta attivando sul tema: al segretario Rapino e al partito regionale è ora richiesto il massimo sostegno per promuovere soluzioni alternative tenendo insieme la necessità di uscire dal commissariamento sanitario con il diritto inalienabile dei cittadini della Valle Peligna alla difesa della salute delle proprie gestanti e dei propri nascituri”.
“I circoli PD Valle Peligna esprimono poi un convinto sostegno ed incoraggiamento ai sindaci, agli amministratori tutti e ai consiglieri regionali del PD e della maggioranza che ad ogni livello si stanno spendendo con generosità in questa battaglia, anteponendo ad ogni altra questione la difesa del nostro territorio. Siamo convinti che dai consiglieri regionali del PD e della maggioranza eletti nella nostra provincia non mancherà il massimo sforzo per la difesa del punto nascite di Sulmona, a partire dalla partecipazione al tavolo tecnico sul tema che sta per essere convocato”.
Redazione


postato il 15/4/2015 alle ore 13:00

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