ELEZIONI

19994Sulmona

Fiumi, oceani e gocce cinesi

Prova di forza nel fine settimana tra Di Masci e Casini. Muscoli e offese al giro di boa. Gli altri candidati preferiscono il porta a porta

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Al giro di boa la musica non cambia in questa campagna elettorale dove il livello dello scontro tra le due grandi coalizioni (quella di Bruno di Masci e quella di Annamaria Casini) si fa sempre più aspro e brutale, non senza scadimenti nel volgare. Una prova di muscoli, principalmente, che si è misurata nel fine settimana nelle piazze e negli hotel a suon di “fiumi di gente” (Di Masci) e “oceani di persone” (Casini), con gli altri candidati (Lucci, Bianchi, Di Giandomenico e Capaldo) che invece stanno scavando il percorso a mare goccia dopo goccia, chi con il porta a porta e chi, come Sbic ieri, offrendo in un gioco 100mila euro virtuali per spenderli per la città.
Si è affidato al classico comizio in piazza XX settembre il “senatore” Di Masci che, bontà sua, ha contato ai piedi di Ovidio oltre duemila persone, anche se poi c’è chi si è divertito sul web a numerare con i puntini rossi gli astanti arrivando in verità a poco più di 500. Nei circa 50 minuti di arringa, Di Masci, quello che “Non ho mai sottostato a nessuno” (è già pronto un jingle per base tecnomusic), ha sfoderato la sua classica e un po’ datata verve da capopopolo: annunciando di volersi dimezzare lo stipendio (anche se all’inizio doveva rinunciarci del tutto) per farlo confluire in un fondo a favore della Caritas, definendo “opaca” la gestione dei servizi sociali finora, dando degli analfabeti e ignoranti ai suoi avversari e pronto “a prendere in calci in culo” chi nella macchina comunale non lo seguirà. Poi l’attenzione sui soldi del terremoto, che sembrano essere sempre più il vero motivo della crisi che ha portato alla caduta dell’amministrazione Ranalli: Di Masci, ha detto, li sbloccherà nel giro di pochi giorni. Quindi l’attacco frontale e ripetuto all’assessore regionale Andrea Gerosolimo “che non ci ha messo la faccia”, gettando nell’agone “quella povera ragazza” (la Casini); che “è stato assente sui Poli di attrazione e le Aree interne”, che “ha fatto nella sua vita solo quattro delibere” e che dopo le elezioni “dovrà dimettersi”. Qualche stoccata l’ha riservata anche ai suoi vecchi compagni socialisti e alla strumentalizzazione fatta della Giostra e “alla banda di Casciani ossessionata da Ovidio 2017”. Sicuro di vincere al primo turno “perché voi state con me”.
E come nel gioco del ping pong, da un noto albergo cittadino, l’assessore Gerosolimo e la sua candidata Annamaria Casini hanno risposto radunando “oltre mille persone”. “Una campagna elettorale improntata solo sulle grossolane bufale di Bruno Di Masci”, hanno gridato dal palco coloro che si sono avvicendati. “Dalla storia del gatto morto alle minacce ai candidati, alle promesse di posti di lavoro inesistenti, all’incremento demografico che ci sarebbe stato con la sua amministrazione”. La Casini dopo aver evidenziato come i “telecomandati fossero presenti solo e soltanto tra le fila dimasciane e nella precedenti amministrazione dietro la quale aleggiava la "macchia nera" di Bruno Di Masci”, ha indicato i punti centrali del programma: il piano straordinario di manutenzione ordinaria stradale per tutti i quartieri, creare occasioni di lavoro e sviluppo, non promesse di posti di lavoro, ma opportunità per nuove imprese e attenzione a quelle esistenti. Per le nuove generazioni ha parlato di Informagiovani e sportello Europa, microcredito e incentivi per le start up. "120 mesi per cambiare volto alla nostra città, per questo Sulmona ce la farà insieme a voi".
Per sabato prossimo sono previsti i comizi degli altri candidati a sindaco che, nel frattempo, stanno scavando la strada goccia dopo goccia, chi nella speranza di arrivare al mare, chi con quella di ricongiungersi al fiume.


postato il 23/5/2016 alle ore 20:26

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