CRONACA

16745Sulmona

Il punto nascite nelle mani del tavolo tecnico

Nessuna risposta nè promesse da parte dell'assessore Paolucci durante l'incontro a Palazzo San Francesco. Il 5 novembre la prima riunione del Comitato

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La questione del punto nascita di Sulmona, come quella degli altri punti abruzzesi a rischio, è rimessa nelle mani del tavolo tecnico che si andrà a costituire. E’ questo in sintesi l’esito dell’incontro che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi a Sulmona e che ha visto protagonista l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci.
Le premesse, tuttavia, non sono delle migliori poiché di base, nel prendere una decisione entro novembre, ci sono i dati non ottimali per il presidio peligno, al quale si aggiunge anche la bozza di decreto ministeriale. In base a quest’ultima, infatti, Sulmona rientrerebbe, seppure, tra gli ospedali di base che tra i cinque reparti standard non annovera né ginecologia né pediatria né tanto meno, ostetricia. “Non credo che questo decreto possa essere applicabile. Ha commentato Paolucci- ma sappiamo che dovremo farlo”.
L’obiettivo della Regione, in questo Paolucci è stato chiaro, è mantener fede al programma di rientro ed uscire una volta per tutte dal commissariamento. E’ questo il trampolino di lancio per la futura programmazione che, per quanto riguarda la provincia aquilana, vede tra le sue prospettive la territorializzazione dei servizi ed un occhio di riguardo ai bisogni dei più anziani visto che, almeno su questo punto, non ci sono problemi di numeri.
A nulla è valso l’intervento dei sindacati e delle associazioni che hanno spiegato all’assessore l’esistenza di una piattaforma che guarda e propone il rilancio del punto nascita di Sulmona.
“Non sono qui a dare una risposta- ha concluso Paolucci- sono davvero in difficoltà. Per questo ho chiesto la convocazione del tavolo in cui vi invito a dare un contributo, ma spogliandovi delle casacche. Si tratterà di un tavolo serio e scientifico”.
Il tavolo tecnico, comunque, si riunirà il 5 novembre. Ora è qui che bisognerà battere per fare in modo che al suo interno possa subentrare qualcuno capace di portare avanti le istanze del territorio e che ne conosca bene, quindi, caratteristiche e bisogni. S.pac


postato il 27/10/2014 alle ore 22:24

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