POLITICA

17851Sulmona

Centrosinistra: nervi tesi in sala parto

Candidato in pectore alla Provincia, De Crescentiis reagisce alle insinuazioni di Di Benedetto

Documento senza titolo


A farlo andare su tutte le furie è stata probabilmente una delle firme in calce al documento dell'opposizione comunale di Sulmona, dove lo si accusava di non aver rinunciato alla candidatura alla Provincia fin quando non fosse sventata la chiusura del Punto Nascita, fatto è che il sindaco di Pratola Antonio De Crescentiis c'è andato giù duro. "Una candidatura, molto diversa da una nonima, a Presidente della Provincia (carica elettiva non remunerata) condivisa in questi giorni da Sindaci, consiglieri comunali e dirigenti locali del partito del vasto territorio della Provincia - ha detto De Crescentiis - non può essere sminuita per una polemica tutta interna alla Città di Sulmona né tantomeno da chi, come qualcuno tra i firmatari del comunicato stampa, di nomine ne ha avute proprio a firma del Presidente D’Alfonso>. Il riferimento è chiaramente al neo commissario della Comunità montana Peligna Mimmo Di Benedetto, firmatario del documento incriminato e, soprattutto, preferito a De Crescentiis nell'incarico alla Peligna.
Insomma la vicenda del Punto Nascita, per buona pace del centrodestra, sta riaprendo tutte le ferite, in realtà mai rimarginate, del centrosinistra, del Pd e di tutta la costellazione di aggregazioni civiche che vi ruotano intorno.
Un Pd e un centrosinistra che dá l'impressione di aver perso il controllo della situazione e che non riesce ad uscire dalle contraddizioni che lo caratterizzano tra centri decisionali e istanze della base.
"Se oggi il punto nascita viene chiuso è perché qualcuno negli anni passati lo ha indebolito a vantaggio di altri. Se oggi il punto nascita viene chiuso è perché il Governo Regionale non ha sentito il coraggio o la necessità di prevedere una giusta e doverosa deroga per Sulmona - ammette De Crescentiis - Su queste responsabilità passate e presenti non si discute, esistono e basta.
Posso accettare critiche sul mio modo di fare una battaglia ma non posso accettare insinuazioni sulla mia persona, sulla mia dignità, sugli anni di lavoro mio e delle squadre con cui ho lavorato e lavoro.
La candidatura, da me accettata, alla Presidenza della Provincia nasce e si fonda su una storia politica e amministrativa lunga otto anni, fatta di risultati ottenuti con sacrificio per i quali non finirò mai di ringraziare la mia comunità e coloro che hanno collaborato e collaborano oggi con me. Una candidatura non è un “regalo”; semmai è un riconoscimento anche al territorio che vorrei rappresentare, la Valle Peligna".


postato il 28/3/2015 alle ore 19:36

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