POLITICA

17966Sulmona

Punto Nascita, il Presidio tira fuori le carte: “Era prevista deroga per Sulmona”

Nel documento della commissione tecnica del 23 dicembre 2011 si esplicita in maniera chiara una deroga per il Punto Nascita di Sulmona

Documento senza titolo


“La chiusura del Punto Nascita di Sulmona è una questione puramente politica e non tecnica come l’assessore Paolucci sostiene”. Il presidio che da diciannove giorni occupa l’aula consiliare di palazzo San Francesco a Sulmona tira fuori i documenti che ripercorrono le tappe della commissione tecnica che aveva il compito di ridefinire la questione dei punti nascita in Abruzzo.
Nel primo documento della commissione tecnica istituita in data 23 dicembre 2011 si esplicita in maniera chiara come per la chiusura dei punti nascita sia necessaria una deroga per quello di Sulmona in considerazione delle caratteristiche orografiche del territorio. La relazione inoltre ipotizza come la permanenza del Punto Nascita di Sulmona in considerazione del suo bacino di utenza avrebbe portato a registrare circa 800 parti.
Tutto ciò invece sparisce nel documento del 23 luglio 2014, quando Luciano D’Alfonso viene nominato commissario ad acta alla sanità.
Il documento pressoché uguale a quello redatto dalla prima commissione non riconosce la deroga per Sulmona.
“Con questo documento rispondiamo a coloro che dicono che questo presidio stia producendo poco dal punto di vista tecnico – afferma Elisabetta Bianchi – il comitato infatti si è reso interlocutore con il documento, allegato ad una lettera, tra l’assessore Paolucci e l’Agenas”.
Nei giorni scorsi proprio Paolucci annunciò di aver inoltrato una richiesta all’agenzia nazionale per i servizi sanitari per chiedere un parere sul documento tecnico dei punti nascita.
“La lettera con allegato documento – prosegue la Bianchi – è stata inviata anche al presidente della Repubblica, perché oltre alle motivazioni già citate, a nostro avviso rileviamo una violazione dei diritti costituzionali, come il diritto alla salute”.
“Con questo documento – afferma Luigi La Civita – si apre uno spiraglio concreto nella nostra lotta per la salvaguardia del punto nascita. Ora D’Alfonso e Paolucci dovranno darci delle spiegazioni”.
“Questa battaglia – prosegue il consigliere comunale – non deve avere casacche politiche, ma deve compattarci per il raggiungimento dell’obiettivo. Li abbiamo stanati anche dal punto di vista tecnico, con documenti che sarebbero invece rimasti sotto la sabbia”.
L’occupazione e le attività del presidio proseguono con questo nuovo importante elemento, intanto venerdi 17 alle 18 in aula consiliare è stata invitata tutta la Giunta comunale ed i consiglieri per intraprendere e continuare un percorso quanto più condiviso possibile mentre sabato alle 18 ci sarà un comizio a piazza XX settembre per sensibilizzare ulteriormente la città sul tema.
Redazione


postato il 15/4/2015 alle ore 18:21

Share
Commenti
Non sei autenticato. Se vuoi fare un commento devi fare il Login


Postato da coesa alle 18:38 di mercoledì 15 Aprile 2015
Fuori dagli schieramenti stante cosi le cose ci tocca tornare al più presto a l'Aquila di nuovo uniti



Postato da sulmo alle 19:13 di mercoledì 15 Aprile 2015
E BRAVI I CIALTRONI DELLA REGIONE...PURA LA CARTE FANNO SPARIRE...MA DELLO STABILE ACQUISTATO PER CIRCA 3 MILIONI DI EURO DALL'ASL DI PESCARA? I DUE COMPARI COSA HANNO DA AGGIUNGERE? UN FABBRICATO DAL VALORE NN SUPERIORE HAI 700 MILA EURO RIVENDUTO PER IL QUADRUPLO E PER LA SUA RIMESSA A NUOVO ALTRI 2 MILIONI DI EURO TOT. 5 MILIONI DI EURO..E POI VENGO A DIRCI CHE BISOGNA RISANARE LA SANITA' ABRUZZESE CHIUDENDO SULMONA? BENE CHE PASSINO QUI STE FACCE DI TOLA...A PROPOSITO MA LA PROCURA DI PESCARA E LA CORTE DEI CONTI QUANDO SI MUOVE PER TALE ACQUISTO? OPPURE COME PENSO IO I DUE COMPARI PENSANO DI FARE I FURBI Perché HANNO CAMBIATO QUALCUNO IN PROCURA A PESCARA?



Postato da ignazio58 alle 20:29 di mercoledì 15 Aprile 2015
D'Alfonso come ERODE




 

Ci sono 3004 articoli in questa categoria. Leggi gli altri prossimo 1782 letture