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Il punto di pat.iavarone n.41
Il deposito della sentenza è atteso in queste ore, la discussione nel merito, che ha richiesto mesi di attesa e incarichi a periti, c’è stata la settimana scorsa: il tribunale dovrà sciogliere il grande dilemma se anche il secondo video postato dall’agenzia Big Studio Movie su Youtube, relativo alle dichiarazioni omofobe del sindaco Fabio Federico cinque anni fa ad un’emittente privata, siano state manipolate come dice il sindaco, oppure no come ha stabilito con una prima sentenza il giudice Paola Petti. La querelle si basa sul colore della camicia, sull’aggiunta di spezzoni, su presunti tagli che, d’altronde, sono facilmente verificabili dal video integrale (il terzo) della trasmissione “Il Punto”, anch’essa postata interamente sulla rete. E mentre i giudici perdono tempo e sonno per verificare chi ha ragione e chi ha torto, tra cavilli legali e missioni impossibili (il perito non è riuscito a trovare il master originale), allo stesso tempo, sabato scorso alle 21,26, il primo cittadino di Sulmona risolveva la questione politica aggiornando il suo stato su Facebook con un’affermazione che, se non da “aberrazione genetica”, mostra ancora una volta il cattivo gusto della prima istituzione cittadina, che dopo una “profonda” analisi politica ed etimologica («Agnostico… lett.: “colui che non capisce una mazza”» scrive Fabio Federico, forse riferendosi all’incontro che c’era appena stato a Sulmona con Beppino Englaro – non certo per iniziativa del Comune ), aggiunge in coda che «vorranno andare al governo (gli agnostici, ndr) insieme ai “paragnostici” ai “prostatici” ed a Vendola che sostituirà i BUNGA BUNGA (con qualche variante magrebina) auguri Italia». Però che stile e che eleganza il dottor Federico, spavaldo e maschio sulla tastiera del computer, remissivo e accondiscendente, però, davanti alle comunità lesbo e gay che vennero a manifestare a Sulmona e alle quali giurò di non aver nulla contro i “diversi” che diversi non sono e a cui offrì confetti e biglietti da visita. A proposito nel nuovo governo Monti, rassicuriamo il sindaco sul fatto che non ci sono “paragnostici” e “prostatici”, solo qualche superdotato, quello sì, ma non magrebino e non di doti utili ai Bunga Bunga, quanto ministri da curriculum almeno più promettenti di ex soubrette e finti statisti.
postato il 19/11/2011