20541Sulmona
L'editto razzista della Giostra: "Fuori i migranti, dentro i terremotati"
Un post che fa discutere quello del presidente della Giostra Cavalleresca che invita a cacciare i profughi dagli alberghi per far posto ai terremotati. "Se ne tornino a casa loro"
Non rappresenta certamente il pensiero di tutto il “popolo della Giostra”, ma il post messo dal presidente della rievocazione storica di Sulmona, Maurizio Antonini, sul suo profilo Facebook è di quelli destinati a far discutere. Perché se all’Aquila si sospendono i festeggiamenti della Perdonanza in segno di lutto per il terremoto nel reatino, a Sulmona “il primo cavaliere” coglie l’occasione del sisma per prendersela con gli immigrati.
”Non allestite tendopoli per i terremotati del Lazio. Metteteli a nostro spese negli alberghi che finora avete destinato ai migranti, fino a ricostruzione avvenuta – si legge nel post -. Comodi, nutriti, serviti e riveriti, che mi sembra il minimo visto il dramma patito. Nelle tende se proprio volete ci mettete i clandestini. Perché se possiamo permetterci di mantenere mediamente per tre anni uno che per l’Italia non ha fatto un cazzo, né probabilmente lo farà mai in vita sua, a maggior ragione possiamo dare un tetto a persone che hanno pagato le tasse, svolto il servizio militare, lavorato per la comunità per una vita intera è perso tutto in un istante, e non per loro scelta. Se poi i nostri pregiati ospiti d’oltremare dovessero offendersi per la nuova sistemazione, beh, se ne tornino pure a casa loro. Di certo non li tratterremo”.
Il post è di quelli già confezionati, probabilmente copiato da un altro autore, ma il presidente della Giostra difende il pensiero a spada tratta, ribadendo il concetto anche a chi gli fa notare il contenuto razzista dell’intervento.
Sferzante il presidente dell’Archeoclub Alessandro Bencivenga: “La mia proposta invece è questa: perché non sospendere per 10 anni la Giostra Cavalleresca e devolvere i contributi pubblici alla ricostruzione di un edificio simbolico di Amatrice, per esempio la scuola?”.
Una caduta di stile che certo non fa onore alla Giostra e ai quei principi di solidarietà che pure in molti nei Borghi e Sestieri (basti ricordare le iniziative fatte a favore dei migranti da Manaresca) difendono e sostengono. Forse Antonini non è così rappresentativo dello spirito cavalleresco e dovrebbe assumere le conseguenti decisioni.
postato il 25/8/2016 alle ore 11:27