INFRASTRUTTURE

19287Pratola Peligna

Diciassette delibere contro Toto

De Crescentiis chiama a raccolta il territorio: "Fermare il progetto di variante". Entro metà febbraio le delibere dei consigli comunali.
M5S:"pagheranno i cittadini"


Documento senza titolo


Lo aveva annunciato e ha dato seguito a quanto detto: la mobilitazione di tutto il territorio contro il progetto di Toto. Antonio De Crescentiis ha così riunito ieri a Pratola diciassette amministrazioni comunali del territorio: da Sulmona a Scanno, passando per Campo di Giove e Pettorano sul Gizio, dal fronte est a quello ovest della Valle Peligna che rischia di essere tagliata fuori dalla viabilità autostradale a seguito del progetto che la Starda dei Parchi ha di ridurre di 30 km il tragitto dell’A25.
Entro il 15 febbraio, così, tutti i consigli comunali del territorio adotteranno una delibera di contrarietà al progetto di variante.
“Con la delibera i diciassette consigli Comunali faranno formale richiesta al Presidente della Regione di attivare una conferenza dei Sindaci che consenta agli stessi di partecipare al processo di rilascio dei pareri che la Regione Abruzzo ed il Ministero si apprestano a rilasciare sulla proposta avanzata dalla società concessionaria - si legge in un comunicato -. Per le stesse motivazioni si procederà a richiedere un'audizione alle competenti Commissioni Parlamentari affinché una delegazione dei Sindaci possa rappresentare i rischi e i devastanti effetti di un'opera inutile e dannosa per il patrimonio ambientale e per le comunità che vivono in questa parte dell'Abruzzo”.


postato il 4/2/2016 alle ore 11:50

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Commenti
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Postato da lubucio alle 13:13 di giovedì 4 Febbraio 2016
L'iniziativa è di pregio. Perchè nell' occasione non si approfitta per raccogliere collateralmente delibere a sostegno anche dei Poli d'attrazione (così si dice?) e delle aree interne. Perchè sul merito di questi argomenti sia molti sindaci che presidenti di provincia ! che assessori regionali ! non hanno preso posizione.



Postato da saverio alle 13:15 di giovedì 4 Febbraio 2016
...... Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti. Me ne andava al mattino a spigolare, quando ho visto una barca in mezzo al mare: era una barca che andava a vapore; e alzava una bandiera tricolore; all'isola di Ponza si è fermata..... Mentre i nostri al momento sono solo 17......contro toto... il lavoro e lo sviluppo.



Postato da Kevin Lynch alle 20:35 di giovedì 4 Febbraio 2016
Ben fatto! Ma non possiamo non evidenziare che sarebbe stato il caso che la Regione avesse svolto prima il proprio ruolo di guida e coordinamento nel governo nel territorio, che vuol dire anche interloquire per tempo con il mondo dell impresa e favorire la proposta di interventi veramente utili, non di una bretella che richiede investimenti faraonici per risparmiare una manciata di minuti di viaggio. Come può essere che un ingentissimo investimento privato di ben 5.7 miliardi venga remunerato dal traffico (notoriamente di modesto volume) della A25, sia pure con una concessione estesa a 45 anni? Il Codice degli Appalti dovrebbe prevedere che quando, ogni anno, le imprese private propongono di finanziare la costruzione di opere pubbliche in Finanza di Progetto, dovrebbero accollarsi pienamente il rischio per eventuali mancati utili futuri delle proposte che fanno, senza possibilità alcuna di futuri aiuti pubblici. Allora sì, che vedreste, come le opere proposte sarebbero utili con certezza assoluta, rispettose dell ambiente e ben accette dalle comunità territoriali, e non vi sarebbero mai proposte invise alle comunità locali e di dubbia utilità. Il vero problema non è che questa bretella ci taglierebbe fuori, perché in realtà l attuale autostrada resterebbe in servizio, e quindi non saremmo tagliati fuori proprio da niente. Il vero problema è che bisogna valutare con obiettività se una certa opera è utile o no, se è impattante o no, e se i rischi socioeconomici e finanziari che comporta per il futuro sono accettabili o no, e soprattutto chi se li accolla, questi rischi.




 

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