CRONACA

16514Sulmona

Difesa del punto nascite: sindaci disertano l'incontro

Presentata qualche proposta. L'assemblea si riaggiorna al 3 ottobre

Documento senza titolo


Dei ventuno sindaci invitati a partecipare all’assemblea in difesa del punto nascite a Sulmona, che si è tenuta nel pomeriggio di oggi, nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco ce n’erano solo tre.
Non proprio un bell’inizio per la lotta in difesa di uno dei tanti presidi che la città, e tutto il territorio, sono ad un passo dal perdere.
L’obiettivo dell’incontro, tuttavia, era quello di metter su delle proposte da portare in Regione e qualcosina è uscito fuori.
Se i rappresentanti istituzionali hanno dato forfait, ad essere presenti c’erano associazioni, sigle sindacali e operatori sanitari ormai in pensione.
La discussione che si è dilungata troppo nella cronistoria del declino, certamente interessante, ha visto l’ex primario del reparto di ginecologia, Paolo Santarelli, proporre una prima soluzione ossia quella di creare una Asl unica in Abruzzo così da agganciarsi all’Alta Val Pescara e riuscire a portare a Sulmona i numeri necessari per rispettare il decreto ministeriale.
A subentrare poi nella discussione, la dottoressa (pediatra), Gianna Tollis, parte anche dell’associazione La Diosa che ha lavorato negli ultimi tempi per ricavare i numeri delle nascite nel territorio di riferimento. Tollis ha presentato le proposte degli operatori sanitari interni al punto nascite: introdurre la partoanalgesia e potenziare la struttura con una casa parto.
Potenziamento che chiede a gran voce anche il sindacalista della Cgil, Anthony Pasqualone, con tanto di analisi politica del dato.
Antonio De Crescentiis, sindaco di Pratola, e Giuseppe Ranalli, sindaco di Sulmona, hanno proposto l’apertura di un confronto diretto con la Regione, ma con in mano già qualche proposta.
Ed è per fare un punto più ampio sulla situazione che la riunione è stata aggiornata a venerdì 3 ottobre, sempre alle 16.30 in Comune, con l’esplicita richiesta di invitare anche gli operatori sanitari a più stretto contatto con la realtà ospedaliera.
Si spera, naturalmente, che in quella occasione a farsi vivi saranno anche il resto dei sindaci e i rappresentanti in Regione e Provincia che hanno disertato l'appuntamento. S.pac


postato il 19/9/2014 alle ore 21:49

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Commenti
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Postato da lubucio alle 8:06 di sabato 20 Settembre 2014
sono preoccupato e costernato...in pratica hanno aderito solo due sindaci di cui uno obbligato perchè dipendente dell'ASL.. come leggere l'accaduto, mi sorge un dubbio (diciamo così) ...c'è carenza di credibilità e di autorevolezza nelle autorità locali.. isolamento statico, mancanza di coraggio , di creatività di lunga visione di idee progettuali ,mancanza di collegamenti .di buona comunicazione .comunque non va!!!!!



Postato da ILPRATOLANO alle 8:59 di sabato 20 Settembre 2014
Dal 2007, anno della sua elezione, Antonio DE CRESCENTIIS è stato sempre presente ed ha profuso tutta l'energia e messo adisposizione tutta la sua capacità per ogni iniziativa, manifestazione o battaglia che si sia resa necessaria nel nostro territorio a prescindere da chi dipende nell'ambito lavorativo. Pensi ai suoi di amministratori che latitano da sempre e su tutto. Lei c'era? o di quelli che pretende perché paga le tasse?



Postato da lubucio alle 10:42 di sabato 20 Settembre 2014
condivido gli apprezzamenti per de crescentis, la mia riflessione era di tipo rafforzativo. sottoscrivo il resto affermato dal pratolano e mi congratulo per i suoi segnali di vera passione civica.



Postato da Territorio alle 13:03 di sabato 20 Settembre 2014
Qualcuno si è chisto quali siano i motivi che spingono le donne a partorire in altre strutture fuori Sulmona? Solo sapendo questi motivi e lavorando per rimuoverli, si potrà ottenere il mantenimento del Punto Nascite. E poi siamo sicuri che è questo quello che chiede la gente, visto che non ci sono lamentele a rigurdo da parte delle dirette interessate? Forse dovremmo fare una battaglia per avere le strutture necessarie per assistere cronici ed anziani, le cui necessità assitenziali, sempre in numero cresente, sono a carico delle famiglie......



Postato da saverio alle 23:10 di lunedì 22 Settembre 2014
Le donne vanno a partorire dove le indirizza il proprio ginecologo....... quindi ?




 

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