15375Sulmona

Interessi non dovuti: banca condannata a restituire 400 mila euro ad un imprenditore

Condizioni modificate continuamente senza comunicazione, interessi pagati su interessi e calcolati trimestralmente. Vittoria per un noto imprenditore sulmonese

Trecentomila euro di spese e interessi versati e non dovuti in banca. Così l’attuale Sanpaolo Banca Adriatico è stata condannata dal giudice di Sulmona, Massimo Marasca, a risarcire un imprenditore sulmonese con 312 mila euro più interessi maturati e spese legali, per un danno quantificato in 400mila euro.
La storia, durata più di dieci anni, è iniziata nel lontano 1993 quando l’imprenditore aprì il conto su quella che allora era il Banco di Napoli. Ottenne un massimo scoperto di 60 milioni di lire che passò poi a 300 milioni. Le condizioni vennero scritte nero su bianco, ma gli interessi invece di essere calcolati annualmente vennero calcolati trimestralmente.
Per il giudice si è trattato di anatocismo, anche perché nel periodo contrattuale le condizioni vennero modificate in continuazione senza mai avvertire il diretto interessato se non a cose fatte sugli estratti conto.
I legali dell'imprenditore (lo studio Guido), hanno calcolato che per ben 40 volte furono cambiati i tassi degli interessi passivi, 27 volte quelli dei tassi attivi e 7 volte le commissioni sul massimo scoperto. "Senza contare che alcune spese non venivano indicate neanche negli estratti conto", spiegano i legali. Solo di commissioni sul massimo scoperto l'imprenditore avrebbe versato, non dovuti, 16 mila euro, a cui si aggiungono 43 mila euro di spese non riportare sul riepilogo del conto corrente e 111 mila per gli interessi calcolati sugli interessi.
Il giudice, accogliendo la richiesta dell’imprenditore di farsi risarcire, ha annullato la clausola che capitalizzava gli interessi trimestralmente e le commissioni di massimo scoperto.
Red

postato il 24/4/2014 alle ore 18:01

• Home
• Le vignette
• ZAC7 in PDF